Il nuovo corso di un riferimento per misurazione, taratura e validazione

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Ellab

Il Country Manager Alessandra Ferrari presenta l’attività e gli obiettivi di Fasinternational, da circa sei mesi entrata a far parte del gruppo danese Ellab.

di Francesco Goi

Dal 19 dicembre 2018 Fasinternational ( Fasint), da oltre 40 anni riferimento per la scelta di strumenti di alta precisione per misurazioni, convalide e monitoraggio, è entrata a far parte del gruppo Ellab. Da 20 anni Fasint distribuiva sul mercato italiano i prodotti di Ellab, che ne ha potuto constatare la crescita e il potenziale. Volendo disporre di una presenza diretta in Italia, da tempo il gruppo danese aveva manifestato interesse per la società milanese, che dal 2011 faceva parte del gruppo CSV Life Science; la trattativa, avviata alla fine del 2017, si è conclusa nel corso di un anno. Alessandra Ferrari, che ricopriva il ruolo di Direttore Commerciale, nella nuova struttura ha assunto la funzione di Country Manager, ossia di responsabile della divisione italiana di Ellab. L’abbiamo incontrata per avere un suo primo commento, a sei mesi dall’acquisizione, e sapere cosa cambierà nel breve e medio termine.

La collaborazione di Fasint con Ellab funzionava già: perché interessava al gruppo danese avere una presenza diretta?

Alla Ellab non bastava più la presenza commerciale, ma interessava il laboratorio. Altre esperienze hanno dimostrato che le strutture “one man company” quasi sempre non funzionano: anch’io, quando sono stata coinvolta nella trattativa, ho chiarito di essere interessata a mettere in primo piano il progetto. Non avrebbe avuto senso costituire una divisione italiana fondata solo su di me e sulla squadra commerciale. Quando ho spiegato che avrei desiderato conservare tutto il team e il supporto del laboratorio, mi ha fatto piacere constatare che le aspettative di Ellab erano le stesse. Per ora conserveremo il nome di Fasinternational, mentre è stato integrato nel logo il marchio Ellab, con l’intento di accrescerne la conoscenza sul mercato italiano.

Come si sta caratterizzando l’evoluzione in questi mesi successivi alla costituzione della nuova realtà?

Nel campo delle risorse umane si sono già avuto due assunzioni e mi auguro si realizzi presto un ulteriore rafforzamento, nell’area del marketing. E’ prossimo il lancio di nuovi prodotti, nuove soluzioni e nuovi servizi che devono essere presentati adeguatamente al mercato. Entro la fine di giugno dovremmo anche definire la collocazione dei nuovi uffici, che saranno ancora situati a Milano, possibilmente in una location più comoda per tutti i dipendenti.

– Come è stato vissuto il passaggio da parte del mercato?

Le reazioni sono state positive: clienti attivi e potenziali sono stati rassicurati che Fasint resta un fornitore strategico di prodotti, servizi, assistenza e consulenza pre- e post- vendita. L’operazione è stata vista positivamente anche da alcuni potenziali competitor di CSV, che possono dialogare con noi con maggiore libertà. D’altro canto, anche Ellab sta manifestando soddisfazione per l’operazione attuata, certamente non incoraggiata dalla situazione politica ed economica italiana, ma consigliata dalle potenzialità della nostra azienda.

-Nei giorni scorsi tutto lo staff italiano è stato ospite della casa madre Ellab. Quali sono stati i momenti più significativi dell’incontro?

Tutti i dipendenti e le loro famiglie sono stati invitati a una serie di meeting e a un party, in cui sono stati festeggiati i 70 anni di Ellab, fondata appunto nel 1949. L’incontro si è concluso con la riunione del management in cui si sono confrontati i country manager di tutte le filiali. Mi ha fatto piacere constatare che l’interesse per Fasinternational era condiviso dai colleghi internazionali per il nostro modo di fare business in alcuni settori, per esempio nella taratura, che altri non avevano mai preso in considerazione. Tutte le filiali di Ellab, infatti, eseguono le operazioni di taratura solo per i loro strumenti. Fasint, invece, essendo un laboratorio Accredia che si rivolge a chiunque, gestisce strumenti di tutte le marche e di tutti i tipi: l’intenzione è di estendere questo approccio anche alle altre divisioni.

-L’andamento di Fasint era molto positivo anche negli anni di CSV. Quali nuove opportunità pensate di poter cogliere nel nuovo corso?

Sicuramente confermeremo il business attuale, vendendo prodotti Ellab e mantenendo le altre distribuzioni. Nello scorso mese di aprile si è avuta la fusione tra Fasinternational e FasLab. Non aveva più senso conservare due aziende separate: FasLab è stata incorporata in Fasinternational, che ne ha assorbito l’intero business. In tal modo, proponiamo sia le soluzioni per il monitoraggio delle convalide termiche, sia quelle per il monitoraggio ambientale. Lo stesso farà Ellab ampliando il suo portafoglio prodotti e proponendo anche soluzioni per il monitoraggio ambientale. Proprio in questi giorni ha concluso l’acquisizione della società inglese Hanwell, che propone soluzioni per il monitoraggio ambientale e già da 10 anni è distribuita in Italia da Fasint. Altri nuovi prodotti potrebbero suscitare moltissimo interesse non essendo proposti da nessun altro competitor.

-Facendo un passo indietro, come si è sviluppata la collaborazione con CSV? Ci sono i presupposti per continuarla?

La collaborazione è stata molto positiva, lineare, con un reciproco scambio di informazioni. Personalmente, nel periodo trascorso con CSV, ho continuato il mio processo di crescita ampliando le mie conoscenze e vivendo una realtà più allargata, non più legata alla proprietà dell’azienda, aprendo gli orizzonti verso realtà più allargate e un contesto più internazionale. Il presidente ha voluto fortemente il mio passaggio alla dirigenza ritenendo che il ruolo attuale lo richieda. D’ora in poi la mia attività sarà focalizzata sul mercato italiano, con l’aggiunta di Malta e della Svizzera Italiana. E’ molto stimolante confrontarsi giornalmente sia con la casa madre danese, sia con le filiali di tutto il mondo e avvertire la potenza di un’azienda madre come Ellab, protagonista nell’ultimo anno di una crescita notevolissima, che ancora prosegue nel 2019. Di CSV conserverò un ricordo molto positivo, come dei suoi sette soci, con cui ho mantenuto un ottimo rapporto. Si collabora ancora, anche in risposta a una precisa volontà di Ellab, che desidera sfruttare le possibili occasioni di complementarietà offerte dal fatto di operare sullo stesso mercato.

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