Soluzioni per gestire in sicurezza l’azoto nei laboratori

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azoto liquido

Quando nei laboratori si utilizza l’azoto liquido (LN2) per la conservazione dei campioni biologici è fondamentale garantire la massima sicurezza.

L’azoto è incolore, inodore e insapore. Questo gas invisibile non solo non è rilevabile dal personale, ma può rappresentare un rischio per la vita.

I principali rischi connessi alla manipolazione dell’azoto sono:

-Ustioni da contatto con il gas conservato, in forma liquida, a temperature molto basse (-190°C circa). Nel caso in cui il contatto sia prolungato, le lacerazioni possono essere molto gravi in quanto dovute al congelamento dei tessuti. 

-asfissia dovuta alla fuoriuscita del fluido in forma liquida o gassosa dal contenitore (Dewar). In questo caso la rapida evaporazione del gas liquefatto provocherà un cambiamento della concentrazione di ossigeno nell’aria. L’inalazione di vapori a basse temperature può comportare danneggiamenti ai polmoni.

-Lesioni oculari dovute al contatto con liquidi e vapori criogenici. 

I tecnici di laboratorio sono tenuti a seguire scrupolosamente rigorose linee guida per la gestione dell’azoto. Nonostante le numerose misure messe in atto, negli ultimi anni si sono verificati ancora diversi casi in tutto il mondo di tecnici di laboratorio morti accidentalmente a causa di questo killer silenzioso.

La soluzione di Hanwell per la sicurezza

I dispositivi di sicurezza montati a parete per il monitoraggio dell’ossigeno e dell’anidride carbonica sono un metodo economico, rapido e semplice per identificare quando le condizioni ambientali stanno diventando pericolose. Se collegati a segnali di allarme, possono inviare  avvisi immediati al personale,  che potrà uscire da aree potenzialmente pericolose.


In questa immagine esemplificativa, possiamo vedere che i dispositivi di monitoraggio di Hanwell registrano i dati di ciascun Dewar contenente azoto. Il datalogger wireless RL4000 utilizza sonde a termocoppia di tipo T ad alta precisione e fornisce una registrazione indipendente e continua ad un software centralizzato (Hanwell EMS) . Gli utenti possono semplicemente combinare sensori cablati per il rilevamento dell’esaurimento dell’ossigeno (O2)  per creare una soluzione di registrazione completa delle condizioni ambientali. 

Per ulteriori informazioni sul datalogger RL4000 e sul software EMS, non esitare a contattare ELLAB.

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